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| Le letture luganesi del 2023 organizzate dall'Istituto di studi italiani saranno nuovamente dedicate alla poesia in lingua italiana del secondo Novecento. Si tratta di una tradizione importante, che continua a dimostrare una grande vitalità e un séguito notevole anche nella sua ricezione pubblica. Quest'anno le letture ci permetteranno di conoscere meglio poeti che hanno assunto un'importanza decisiva nella storia della letteratura novecentesca come Gozzano, Montale, Pasolini, Sereni e Giudici, nonché figure di estrema originalità e interesse come Bartolo Cattafi, Giovanni Orelli, Vivian Lamarque e Amelia Rosselli. |
| Lunedì 06.11 | Auditorium, Campus Ovest 18:00 - 19:30 | | |
| Terzultimo poemetto delle "Ceneri di Gramsci" di Pier Paolo Pasolini, "Il Pianto della scavatrice" è un testo popolare, musicato, integralmente o parzialmente declamato da attori noti, in televisione, al cinema, in teatro, in piazza, on line. È un testo autobiografico e riverbera in questa popolarità la larghissima fortuna del "mito" pasoliniano. È teso fra ieri e oggi, fra sera e mattina, fra centro e periferia, fra meditazione e descrizione, fra sogno e risveglio, sino all’apparire della «scavatrice», sino alla scoperta dell’essenziale: «Su tutto puoi scavare, tempo: speranze / passioni. Ma non su queste forme / pure della vita...». Di questo grande testo del Novecento poetico italiano si ripercorreranno con gli strumenti della filologia e della critica la narratività, le coordinate cronologiche, topografiche, storiche, elementi dell’intertestualità e della fortuna critica, per cogliervi un dolore che deve farsi «sorgente di vita» ("Teorema"). |
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