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Archivi del Novecento. Dodici autori letti attraverso le teche RSI |
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Ciclo di incontri pubblici organizzati dall'Istituto di studi italiani in collaborazione con RSI Rete Due. |
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[day of the week]
03.04
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Auditorium (USI)
ore 18:00
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Guido Piovene (1907-74), filosofo di formazione, fu giornalista, saggista e romanziere. Vicentino, ma allontanatosi presto dalla sua città (che tuttavia continuerà a fornire motivi di ispirazione alla sua scrittura), aristocratico «prerisorgimentale, preborghese, preindustriale» (Bettizza), Piovene ebbe il suo primo successo con le Lettere di una novizia (1941) con cui attuò un recupero del romanzo epistolare. Fu scrittore senza timore di contraddizioni, né sul piano politico (era soprannominato il “conte rosso”), né su quello artistico.Nel colloquio conservato negli archivi RSI, Vittorio Sereni s’intrattiene con lui sui romanzi Le Furie (1963) – rogo della «vicentinità», secondo Parise – e Le stelle fredde (1970), ancora in fieri al momento dell’intervista: romanzi segnati dal nichilismo dell’ultimo Piovene ma anche dall’alimentarsi di autobiografismo e sperimentalismo negli anni delle avanguardie, discussi sullo sfondo delle polemiche sorte intorno alla raccolta giornalistica La coda di paglia (1962), in cui l’autore aveva tentato di fare i conti con i propri trascorsi fascisti.
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