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| | Cosa può la letteratura, e come. Le forme del conflitto | | | |
| | «Come pensare il conflitto altrimenti che nella prospettiva del suo superamento?» A partire da questa domanda, formulata da Miguel Benasayag e Angélique Del Rey nel loro Elogio del conflitto, si sviluppa il ciclo di letture pubbliche promosso dall’Istituto di studi italiani. L’iniziativa nasce dall’urgenza di restituire al conflitto il suo valore costitutivo e generativo, contro ogni tentativo di riduzione o cancellazione. Il conflitto non è visto come un’anomalia da eliminare, ma come uno spazio vivo di trasformazione, confronto e produzione di pensiero. |
| | Martedì 09.12 | Auditorio, Campus Ovest USI 18:00-19:00 | | | |
| Il regista ticinese Olmo Cerri ha realizzato recentemente il film-documentario “La scomparsa di Bruno Breguet”, uscito nel 2024, presentato alle Giornate del Cinema di Soletta, al Festival cinematografico di Locarno, e premiato al Festival Visione del mondo di Milano. Il film ricostruisce (per quanto possibile) la figura del giovane ticinese Bruno Breguet, misteriosamente scomparso parecchi anni or sono, dopo una parabola esistenziale complessa e per molti aspetti altrettanto misteriosa: il viaggio in Israele con un cintura esplosiva legata alla vita, l’arresto e la lunga incarcerazione, la pubblicazione del libro “La scuola dell’odio” che narra di questa esperienza, i rapporti con il terrorista Carlos, il nuovo arresto a Parigi, e, per finire, i probabili contatti con la CIA, prima di scomparire definitivamente. L’opera di Olmo Cerri apre una finestra particolare sulla situazione medio-orientale, sul nostro controverso rapporto con questa realtà e con il nostro stesso passato, in un orizzonte multiplo di conflitti irrisolti. |
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