Archive / Istituto di studi italiani / Poeti_del_900_Zucco_su_Giudici
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Poeti del Novecento

 
 
 

Le letture luganesi del 2023 organizzate dall'Istituto di studi italiani saranno nuovamente dedicate alla poesia in lingua italiana del secondo Novecento. Si tratta di una tradizione importante, che continua a dimostrare una grande vitalità e un séguito notevole anche nella sua ricezione pubblica. Quest'anno le letture ci permetteranno di conoscere meglio poeti che hanno assunto un'importanza decisiva nella storia della letteratura novecentesca come Gozzano, Montale, Pasolini, Sereni e Giudici, nonché figure di estrema originalità e interesse come Bartolo Cattafi, Giovanni Orelli, Vivian Lamarque e Amelia Rosselli.

 

Lunedì

27.11

Auditorium, Campus Ovest
18:00 - 19:30
  
 

Rodolfo Zucco
Su Giudici: intorno a "Roma, in quel niente"
«Terminata la poesia su Roma: forse uno dei miei risultati migliori negli ultimi tempi. Non è oscura, credo: ma certo è misteriosa»: così Giudici su "Roma, in quel niente" in un appunto del 4 febbraio 1965. L’impressione è dovuta all’origine onirica del testo, una modalità compositiva su cui Giudici si sofferma nell’intervista a Ferdinando Camon: «Le zone oniriche che ci sono nella mia poesia sono estremamente realistiche. Si tratta sempre di sogni che ho fatto: voglio dire che spesso le trascrizioni pure e semplici di sogni si son rivelate poesie. Il sogno è una condizione abbastanza simile a quella che una volta si diceva ispirazione». È infatti in sogno che il percorso sentimentale di cui "La vita in versi" ha tracciato il diagramma può concludersi: qui «l’uomo maturo e forse stanco [...] trova il coraggio di strappare croste dalle ferite sociali e psicologiche dell’infanzia e dell’adolescenza, di far rivivere e sanguinare complessi e vergogne faticosamente coperti o dissimulati, di far esplodere a livello di denuncia e liberazione oniriche [...] interi "anni d’angoscia" e l’"orrore" di incontrare i personaggi e testimoni della sua lunga umiliazione» (Raboni). Ma la lettura del poemetto si apre a interpretazioni ulteriori quando vi si metta a fuoco il tema del viaggio-amplesso che si configura come desiderio di annullamento nella morte e ritorno al grembo materno: tema di cui si seguirà il diramarsi nell’opera in versi di Giudici fino ai versi della vecchiaia.