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Il Pasquillus extaticus di Celio Secondo Curione è una delle più significative ed influenti opere della dissidenza religiosa del Cinquecento. Il testo ebbe enorme diffusione europea: dopo una prima redazione in latino, l'opera apparirà in volgare e in tedesco, per poi venire rielaborata dal Curione dopo la sua fuga in territorio elvetico nel luglio 1542. Il volume si fonda su un approccio critico-storico che combina analisi filologica dei testi e ricostruzione ambientale: aspetti necessari per un autore che intese, alla vigilia della sua fuga in Svizzera religionis causa, occultare il più possibile la propria presenza.
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